Con l’età si è più disposti a perdonare gli errori

Le coppie di età avanzata sono portate a dare valore ad aspetti che in altre fasi della vita passerebbero in secondo piano: si bada di più all’affetto, alla cura reciproca e a un benessere quotidiano. Vi è anche più mediazione e meno rigidità rispetto alla gioventù: si cerca di comprendere e di capirsi, prima di giudicare. Un errore, come potrebbe essere un tradimento, è facile che in questa età passi in secondo piano, come una macchia marginale in una relazione che sa soddisfare e fare del bene.

(articolo apparso su CONFIDENZE N. 37 del 05.09.17)

Qui la donna diventa insieme oggetto e tramite tra due corpi

Cedere la propria donna a un amico è un gesto che ha poco a che fare con la fantasia sessuale e che nasconde un irrisolto, una reazione quasi emotiva. Del resto, il gesto del cedere implica già in sé il concetto del possesso, quindi il declassamento della donna alla stregua di un oggetto che viene ceduto per essere consumato. Anche un’omosessualità latente potrebbe portare a compiere un gesto simile: qui la donna diviene un doppio dell’uomo che l’ha ceduta, un medium per unire due corpi che non potrebbero sfiorarsi in altro modo.

(articolo apparso su CONFIDENZE N. 34 del 14.08.17)

Sono tante le cause che portano al calo dell’attrazione

La perdita di desiderio all’interno di una coppia può essere determinata da cause interne o esterne alla relazione stessa. È infatti possibile che il raffreddamento della passione sia una manifestazione di un problema irrisolto, ìnsito nella coppia. In questi casi il confronto e il dialogo sono le cure migliori. Vi possono però anche essere delle ragioni esterne: la contingenza di un lutto, la perdita del lavoro e, più in generale, un evento traumatico possono portare a un’abulia diffusa, capace di ledere anche il desiderio.

(articolo apparso su CONFIDENZE N. 33 del 08.08.17)

Mascherare le emozioni è uno stile difensivo

La paura di tradurre in azione i propri sentimenti non è né maschile né femminile, ma deriva dall’esperienza e dall’educazione. Il mascheramento delle proprie emozioni è uno stile difensivo che viene acquisito durante la crescita, soprattutto in famiglie dove l’aspetto emozionale è trattato con colpevolizzazione e censura: in questi contesti si impara lentamente a dissimulare, a nascondere e soffocare ciò che si prova. Purtroppo questo retaggio può trascinarsi fino alla vita adulta e di coppia.

(articolo apparso su CONFIDENZE N. 28 del 18.07.17)

La mercificazione dei sentimenti

Alcune donne sono disposte ad affiancare un uomo, sessualmente e relazionalmente, solo per garantirsi uno stile di vita sopra le proprie possibilità. Si tratta di un fenomeno che per metodo e per struttura è pari a quello della comune prostituzione (volontaria), con cui differisce solo per il numero dei partner. È una sorta di do ut des che permette a entrambi di ottenere ciò cui ambiscono: sesso e una donna-trofeo da un lato, denaro e regalie dall’altro.

(articolo apparso su CONFIDENZE N. 28 del 04.07.17)

Alla fine di un rapporto si dimentica il giudizio di sé

Quando si viene lasciati, usiamo il partner come uno specchio in cui riflettere e nobilitare la nostra immagine, dimenticando il giudizio e l’opinione che possiamo avere di noi stessi. Per questa ragione la fine di un rapporto segna anche la fine dell’accudimento narcisistico da parte dell’altro: le uniche armi per superare il dolore di questo abbandono sono l’elaborazione e la comprensione di ciò che è stato.

(articolo apparso su CONFIDENZE N. 26 del 20.06.17)

Imparare dai propri errori, per ricominciare

Il divorzio è sempre un lutto, ma può trasformarsi in una rinascita. La constatazione del fallimento di una relazione e l’interruzione di una progettualità condivisa sono momenti luttuosi che richiedono un’elaborazione. Questa, a sua volta, implica una messa in discussione generale del proprio stile relazionale e un consapevole superamento della relazione conclusasi. Se tutto questo avviene, è possibile cogliere in pieno i vantaggi che nascono da una grande svolta. In caso contrario, invece, si è portati a ricadere negli errori passati e a convivere con qualche fantasma.

(articolo apparso su CONFIDENZE N. 24 del 07.06.17)

Si gira la testa dall’altra parte per evitare il carico emotivo

Una donna può ignorare i tradimenti del marito per molte ragioni: per salvaguardare un interesse egoistico, nel caso in cui anche lei tradisca, e per legittimare la propria condotta. In altri casi si gira la testa dall’altra parte semplicemente per evitare un conflitto e il difficile iter – pratico ed emotivo -implicato da ogni separazione. Vi sono poi donne passive, soggiogate da partner aggressivi e dominanti, che si lasciano sopraffare in silenzio: questo modello è certamente quello che dovrebbe destare più preoccupazioni.

(articolo apparso su CONFIDENZE N. 22 del 24.05.17)

Un ideale di perfezione che crea danni imparabili

L’anoressica è come se guardasse se stessa e il mondo attraverso le morgane di uno specchio distorcente: si tratta spesso di ragazze belle e intelligenti, capaci di primeggiare in molte attività. La società contemporanea che esibisce continuamente una corporeità ideale e, spesso, falsificata, agevola molto la svalutazione di sé e del proprio corpo, cosi come la progressiva sedimentazione di un ideale distorto di perfezione formale. L’anoressica dimentica le proprie qualità in nome di questa idealità che, purtroppo, è anche capace di uccidere.

(articolo apparso su CONFIDENZE N. 16 del 12.04.17)

Essere in sintonia con il partner non significa rinunciare a se stessi

La comunicazione in una relazione deve essere basata sulla comune mediazione e non sull’adeguamento di uno alla volontà dell’altro: è necessario creare un tessuto dialogico comune che faccia tesoro delle diversità e delle differenze, che sono la vera ricchezza di una coppia. L’adeguarsi porta alla noia, alla staticità e alla sottomissione; la mediazione è invece movimento, libertà di espressione, di comportamento e, soprattutto, costituisce la base su cui erigere il rispetto reciproco.

(articolo apparso su CONFIDENZE N. 15 del 05.04.17)